CITTA' DEL VATICANO -
"Bisogna sconfiggere la piaga della fame, aggravata dai conflitti e dagli
immensi sprechi di cui spesso siamo complici. E basta guerre nel mondo. L'amore
è più forte". E' questo il forte auspicio di papa Francesco espresso nel
messaggio pasquale prima della benedizione "Urbi et Orbi", di fronte
a una folla oceanica in Piazza San Pietro. "Non abbiate paura", ha
continuato il Pontefice, "in Gesù risorto l'amore ha vinto sull'odio.
L'amore dona vita, l'amore fa fiorire la speranza. Abbiamo questa gioiosa certezza
nel cuore".
L'imperativo della pace. Bergoglio
ha invocato la pace in Siria, dilaniata da oltre tre anni di guerra civile:
"Ti supplichiamo, in particolare, per la Siria, la amata Siria", ha
detto il Pontefice, "perché quanti soffrono le conseguenze del conflitto
possano ricevere i necessari aiuti umanitari e le parti in causa non usino più
la forza per seminare morte, soprattutto contro la popolazione inerme". Ma Francesco ha chiesto una tregua anche
ai conflitti in corso in Medio Oriente tra israeliani e palestinesi, in Iraq,
Venezuela, Ucraina e in Repubblica Centroafricana, Nigeria e Sud Sudan,
rivolgendo un pensiero alle persone tuttora sequestrate in questi paesi.
Proteggere migranti e indifesi. Francesco
ha invocato aiuto anche per i migranti e i bambini sfruttati nel mondo:
"Signore, rendici capaci", ha detto, "di proteggere gli
indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, a volte fatti oggetto
di sfruttamento e di abbandono. Conforta coloro che hanno lasciato le proprie
terre per migrare in luoghi dove poter sperare in un futuro migliore, vivere la
propria vita con dignità e, non di rado, professare liberamente la propria
fede". Curiosamente, al termine
della benedizione, Papa Francesco ha fatto gli auguri di Pasqua soltanto in italiano,
e non, come i predecessori, in decine di lingue.
Una folla oceanica. E' stata
grandissima folla, oltre 200mila persone secondo le stime delle autorità,
quella che si è radunata in Piazza San Pietro per la messa di Pasqua celebrata
in Vaticano dal Papa. Straordinarie le misure di sicurezza per la gestione del
flusso di fedeli in tutta la zona. Presenti i picchetti militari d'onore della
Guardia Svizzera e delle Forze armate italiane. Dopo la messa, dalla loggia
centrale della basilica vaticana, il Pontefice ha pronunciato il messaggio
pasquale e impartito la benedizione "Urbi et Orbi". La piazza,
decorata da migliaia di fiori provenienti dall'Olanda, era coloratissima. Al termine della messa, papa Francesco è
salito sulla "papamobile" scoperta per fare un giro tra i fedeli.
La cerimonia. Bergoglio,
vestito con i paramenti bianchi, è stato l'unico celebrante della messa di
Pasqua sul sagrato vaticano. Come previsto dal rituale, i cardinali e i vescovi
presenti hanno assistito alla liturgia senza concelebrare. Alla messa, iniziata
con il rito del "Resurrexit", partecipano fedeli romani e pellegrini
provenienti da ogni parte del mondo. Il Papa generalmente non tiene l'omelia,
poiché alla messa fa seguito la benedizione "Urbi et Orbi" con il
messaggio pasquale.
CITTA' DEL VATICANO -
"Bisogna sconfiggere la piaga della fame, aggravata dai conflitti e dagli
immensi sprechi di cui spesso siamo complici. E basta guerre nel mondo. L'amore
è più forte". E' questo il forte auspicio di papa Francesco espresso nel
messaggio pasquale prima della benedizione "Urbi et Orbi", di fronte
a una folla oceanica in Piazza San Pietro. "Non abbiate paura", ha
continuato il Pontefice, "in Gesù risorto l'amore ha vinto sull'odio.
L'amore dona vita, l'amore fa fiorire la speranza. Abbiamo questa gioiosa certezza
nel cuore".
L'imperativo della pace. Bergoglio
ha invocato la pace in Siria, dilaniata da oltre tre anni di guerra civile:
"Ti supplichiamo, in particolare, per la Siria, la amata Siria", ha
detto il Pontefice, "perché quanti soffrono le conseguenze del conflitto
possano ricevere i necessari aiuti umanitari e le parti in causa non usino più
la forza per seminare morte, soprattutto contro la popolazione inerme". Ma Francesco ha chiesto una tregua anche
ai conflitti in corso in Medio Oriente tra israeliani e palestinesi, in Iraq,
Venezuela, Ucraina e in Repubblica Centroafricana, Nigeria e Sud Sudan,
rivolgendo un pensiero alle persone tuttora sequestrate in questi paesi.
Proteggere migranti e indifesi. Francesco
ha invocato aiuto anche per i migranti e i bambini sfruttati nel mondo:
"Signore, rendici capaci", ha detto, "di proteggere gli
indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, a volte fatti oggetto
di sfruttamento e di abbandono. Conforta coloro che hanno lasciato le proprie
terre per migrare in luoghi dove poter sperare in un futuro migliore, vivere la
propria vita con dignità e, non di rado, professare liberamente la propria
fede". Curiosamente, al termine
della benedizione, Papa Francesco ha fatto gli auguri di Pasqua soltanto in
italiano, e non, come i predecessori, in decine di lingue.
Una folla oceanica. E' stata
grandissima folla, oltre 200mila persone secondo le stime delle autorità,
quella che si è radunata in Piazza San Pietro per la messa di Pasqua celebrata
in Vaticano dal Papa. Straordinarie le misure di sicurezza per la gestione del
flusso di fedeli in tutta la zona. Presenti i picchetti militari d'onore della
Guardia Svizzera e delle Forze armate italiane. Dopo la messa, dalla loggia
centrale della basilica vaticana, il Pontefice ha pronunciato il messaggio
pasquale e impartito la benedizione "Urbi et Orbi". La piazza,
decorata da migliaia di fiori provenienti dall'Olanda, era coloratissima. Al termine della messa, papa Francesco è
salito sulla "papamobile" scoperta per fare un giro tra i fedeli.
La cerimonia. Bergoglio,
vestito con i paramenti bianchi, è stato l'unico celebrante della messa di
Pasqua sul sagrato vaticano. Come previsto dal rituale, i cardinali e i vescovi
presenti hanno assistito alla liturgia senza concelebrare. Alla messa, iniziata
con il rito del "Resurrexit", partecipano fedeli romani e pellegrini
provenienti da ogni parte del mondo. Il Papa generalmente non tiene l'omelia,
poiché alla messa fa seguito la benedizione "Urbi et Orbi" con il
messaggio pasquale.
La veglia. La scorsa notte
Papa Francesco ha presieduto per circa due ore e mezza la Veglia pasquale in
San Pietro, durante la quale ha battezzato e cresimato dieci catecumeni. Al
termine del rito, il Pontefice ha brevemente riassunto la sua omelia: "Vi
auguro - ha detto - di tornare ognuno alla propria Galilea, luogo dell'incontro
con Cristo. E' questo il mio augurio di Buona Pasqua". Mentre il Pontefice
lasciava la Basilica, un fedele ha cercato di dargli una lettera, raccolta invece da
uno dei cardinali che l'ha passata agli addetti alla sicurezza che poi la
faranno avere al Papa.
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